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UNIVERSIADI IN CAMPANIA: UNA SFIDA ACCETTATA

UNIVERSIADI IN CAMPANIA: UNA SFIDA ACCETTATA

Ed è anche un modo per scrollarci di dosso, come napoletani, il marchio di ignominia che ancora ci portiamo appresso per le opere rimaste incompiute dopo i Campionati mondiali di calcio del 1990.

Quest’anno, dal 3 al 14 luglio, si terrà in Campania la Universiade, la Olimpiade Universitaria.

La Universiade è una manifestazione sportiva multidisciplinare rivolta ad atleti universitari provenienti da ogni parte del mondo. Seconda solo ai Giochi Olimpici per importanza e numero di partecipanti ed anzi ritenuta, nella sua versione estiva (Summer Universiade), equivalente se non superiore alle Olimpiadi invernali; questo evento nel corso degli anni ha assunto sempre più i connotati di un vero e proprio festival internazionale dello sport e della cultura.

Grazie al sostegno del precedente Governo nazionale, che accompagnò la candidatura, e alla collaborazione con le Università italiane e campane, il CUSI (Centro Universitario Sportivo Italiano) e il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), la Regione Campania volle ed ottenne per la città di Napoli, lo scorso 5 marzo 2016, la designazione da parte della FISU a ospitare l’edizione estiva dell’Universiade.

Una bella sfida, che la Regione Campania ha raccolto per dimostrare che si possono gestire, bene, i grandi eventi. A differenza della città di Roma che, invece, declinò la responsabilità della preparazione dei Giochi Olimpici.

Ed infatti i lavori proseguono, con grossa lena, per arrivare puntuali all’appuntamento e per capitalizzare, alla Regione ed alle singole comunità, le opere che, dovendo essere realizzate per l’evento, saranno poi fruibili, successivamente, per sempre.

Ed è anche un modo per scrollarci di dosso, come napoletani, il marchio di ignominia che ancora ci portiamo appresso per le opere rimaste incompiute dopo i Campionati mondiali di calcio del 1990.

Gli interventi previsti per lo stadio 'San Paolo', sono in grande avanzamento: sono in corso di esecuzione i due appalti per l'impianto audio e per quello di illuminazione (un impianto "ibrido", che ha recuperato parte dell'esistente e installato i nuovi deck per le luci a led, già messe in funzione nelle due ultime partite disputate a Novembre dello scorso anno); sempre al San Paolo sono in fase di validazione i progetti per il rifacimento dei sediolini, per l'impermeabilizzazione delle gradinate e per la videosorveglianza; quest'ultima rientrerà in un appalto generale per la videosorveglianza e la sicurezza di tutto il tragitto degli atleti, dal Porto a Fuorigrotta.

Dopo questi interventi, e quelli per il Palabarbuto e la piscina Scandone, a Napoli, incominceranno quelli allo stadio 'Arechi' di Salerno, per cambiare i sediolini e in vista delle Universiadi si stanno ristrutturando 60 impianti, tra palestre, piscine, in tutta la Regione ma soprattutto in provincia di Napoli.

Il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha anche comunicato che si è conclusa l'intesa per lo stadio Collana: una storia infinita ereditata dal passato.  L'obiettivo è quello di avere lo stadio pienamente fruibile per le Universiadi. Per poi dare spazio alle piccole società sportive che impegnano centinaia di ragazzi non solo al Vomero ma anche in altri quartieri della città di Napoli.

L’Agenzia Regionale Universiadi (ARU) ha assicurato il rifacimento del tappetino stradale di Via Claudio e l’intenzione di riutilizzare le economie ottenute dai ribassi delle gare ed è stato elaborato un efficace piano di comunicazione con attività messe in campo nei principali punti della città per informare i cittadini.

La Universiade ci dà una ottima occasione per contrastare gli stereotipi contro il Sud e contro Napoli. Facendo vedere che l’efficienza e le capacità costituiscono una “eccellenza campana”.