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San Vitaliano, Dicembre nero: PM10 fuori controllo 2 giorni su 3

San Vitaliano, Dicembre nero: PM10 fuori controllo 2 giorni su 3

L'emergenza attuale legata Covid ha oscurato l'altra emergenza che vive il nostro territorio.

Anche in questo 2020, nonostante le restrizioni veicolari, i numeri ambientali fanno paura: siamo a 90 sforamenti.

90. Questo è l'ultimo dato registrato dalla centralina ARPAC di San Vitaliano. Un Dicembre nero visto che gli sforamenti contati nei primi 3 giorni sono 2.

90. Queste sono le giornate in questo 2020 in cui il limite di 50 microgrammo /m3 di Pm10 è stato superato fino ad oggi. La legge impone che questo limite non dovrebbe essere superato più di 35 gg. Lo abbiamo doppiato. Abbiamo quasi un mese per triplicarlo. Ma manca poco.

Le centraline locali dell' ARPAC sputano dati sempre più in linea con l’andamento negativo degli ultimi tempi . Solo Volla fatto peggio di noi ( di poco..) con 92 sforamenti.

Prospettive positive zero. Silenti , chi più chi meno, i Comuni dell’area. “ Non sono le centraline impazzite, sono i nostri amministratori e noi che siamo pazzi continuiamo a vivere o sopravvivere."

Questo è il commento rabbioso ed avvilito che ci diede l’esperto ambientalista Luigi Parrella.

"Il Problema polveri sottili? Non ci riguarda. Le polveri sottili non si vedono e non si sentono , ma fanno più morti degli indicenti stradali. Se l’Italia è tra i peggiori paesi europei per l’inquinamento atmosferico e in Italia la nostra zona è la peggiore, perseverare a non fare nulla , ignorando il piano regionale di risanamento  ( chiuso e dimenticato in qualche scrivania dal 2007 , è da criminali !"

L’esperto ambientalista attende ancora quanto richiesto nel corso di un’intervista rilasciata a questo giornale il 19 aprile del 2017: “Esigiamo risposte ad horas dei sindaci e dalla Regione, che dovranno, con apposite ordinanze urgenti in materia di igiene e sanità pubblica, emanare disposizioni volte al contenimento delle polveri sottili (PM10) nei territori comunali e avviare screening sulla popolazione per verificare le conseguenze sulla salute pubblica”.