Denunciate, recatevi dai Carabinieri e denunciate.
Una particolare attenzione al benessere dei bambini e delle donne. Da tempo, la locale Stazione dei Carabinieri, sotto la nuova guida del Comandante Vinicio Pesapane, ha intensificato le proprie attività sui cd “Maltrattamenti in famiglia”.
Anche in questo caso, l’azione dei nostri uomini in divisa ha portato allo scoperto una dinamica familiare particolare.
Marco ( nome di fantasia), 35 anni, giovane sanvitalianese, malmenava sua moglie Maria (nome di fantasia) di appena 23 anni, la quale, probabilmente intimorita, dopo le percosse si celava dietro un silenzio tombale. La Procura parla di “condotte violente e vessatorie” accadute “negli ultimi mesi”.
Non era, infatti, la prima volta che la giovane donna veniva percossa. E, dopo le botte, oltre al silenzio, evitava anche le cure mediche, probabilmente condizionata per evitare di mettere nei guai suo marito. E, così, nel tempo la ragazza ha collezionato costole rotte, un braccio rotto, escoriazioni e contusioni multiple.
Nella giornata del 30 aprile, su un ordine di arresto emesso dal gip di Nola, su richiesta della locale procura, i carabinieri di San Vitaliano hanno ammanettato il sanvitalianese che è stato portato nel carcere di Poggioreale.
La denuncia per maltrattamenti in famiglia, come ogni tipo di denuncia, è un importante strumento di collaborazione tra i cittadini e lo Stato in quanto permette alle Forze dell’ordine e alla magistratura di perseguire chi ha commesso il reato in questione.
Dunque, chi ha subito o subisce dei maltrattamenti in ambito familiare, può rivolgersi alla locale Stazione dei Carabinieri per descrivere il fatto, dare impulso alle indagini e chiedere l’applicazione di misure cautelari per proteggere sé stesso e i propri figli dalla violenza domestica.