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San Vitaliano, adotta un cane a Pasqua: le sue parole ci hanno riempito il cuore...

San Vitaliano, adotta un cane a Pasqua: le sue parole ci hanno riempito il cuore...

Lui lo guarda, l'altro lo fissa. Non hanno saputo reggere la distanza e si sono sciolti in un abbraccio.

Probabilmente questo sarà accaduto ad un nostro concittadino Giovanni che in questi giorni ha deciso, supportato dalla propria famiglia, di adottare il cane abbandonato che vedete in foto

Ne ha scritto un post su Facebook che avremmo potuto limare e tagliare per rendere la bella notizia più smart e veloce da leggere.

Ma avremmo eliminato pezzi di cuore e non ci è sembrato corretto.

Questo è il gesto pasquale di condivisione e di unione che da senso a questi giorni ( in realtà con la Santa Pasqua centra veramente poco perché la sensibilità per l'argomento di Giovanni e famiglia la conosciamo da tempo...).

Queste le parole di Giovanni.

Ci ha bussato alla porta come un mendicante, malato e debole come fosse l’ultimo essere della Terra.
Aveva ormai intuito una sorta di appuntamento serale, da quando ha capito il mio rientro da lavoro e sapeva quando trovare uno sguardo affettuoso, una coccola, una ciotola di acqua e un po’ di cibo.
A cercare rifugio, da qualche giorno, è un bellissimo setter, evidentemente addomesticato e probabilmente ‘usato’ per battute di caccia.
Proprio in questo strano momento, con gli occhi malinconici e visibilmente provato da una malattia, quest’anima ha scelto me, nonostante il palese abbandono, da chi, non ha rispettato il patto solenne con l’amico fido e nel momento difficile ha preferito lasciarlo sul ciglio di una strada, solo, con la certezza che potesse morire di stenti e la fatale leishmaniosi, riscontrata in seguito, grazie all’aiuto del nostro caro veterinario che ringrazio sempre (G. Spiezia).
Ho riflettuto molto insieme alla mia famiglia... per giorni si sono succeduti gli incontri ormai puntuali, l’impegno mi sembrava gravoso per non condividerlo, avendo già altri due amici a 4 zampe … Ho dovuto moralmente chiedere il prezioso appoggio di tutti i familiari vicini e quelli, temporaneamente, lontani, appoggio che mai mi è stato negato e anche questa volta, in difficoltà, ho trovato di estremo conforto.
Noah, che in ebraico significa proprio "quiete, conforto" ci è stato donato dal Cielo, così mi piace pensare, e nonostante la strada lunga di una cura impegnativa, oggi ha arricchito la nostra casa e una famiglia già piena di amore.
Penso di aver fatto la cosa giusta.
Lui merita "conforto", come tutti noi oggi.
Buona Pasqua a chi ha avuto il "coraggio" di lasciarlo morire, mentre, ci ha regalato un segno di speranza, perché possano tutti trovare una porta a cui bussare, e un amico in più.

BUONA RINASCITA, da Noha e la famiglia Vellusi.