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Picchi di polveri sottili a San Vitaliano: c'era bisogno anche del fucarone ?

Picchi di polveri sottili a San Vitaliano: c

Il commento del nostro concittadino Francesco Caccavale che ringraziamo per aver contribuito al dibattito pubblico sul caso PM10 a San Vitaliano.

" Il fucarone della vergogna. Grandi fiamme scorrono sui vetri del treno diretto a Baiano, a partire da Volla passando per Casalnuovo, fino ad arrivare a San Vitaliano. Come ogni anno, da tradizione, vengono accesi grandi falò per festeggiare Sant’Antonio.

L’atmosfera è buia, apocalittica, surreale: dall’inizio del 2020 sono stati superati per ben 14 volte i limiti di PM10, e l’aria di festa contrasta con l’aria irrespirabile e la puzza di fumo che occlude i polmoni, provocando tossi e arrossamenti. Come facilmente verificabile sulle pagine dell'ARPAC,  il valore del PM10 misurato il 16 Gennaio a San Vitaliano era di 159 µg/m³, valore 3 volte superiore alla soglia massima consentita per legge di 50 µg/m³.

Il problema delle polveri sottili non è nuovo, se ne parlò già nel 2015. Purtroppo a distanza di 5 anni le cose non sono cambiate, anzi: almeno in quel momento il problema era sentito, mentre adesso passa quasi in secondo piano. La qualità dell’aria a San Vitaliano è molto peggiore di quella di Milano, con la differenza che lì vengono presi dei provvedimenti, mentre qui no.

L’amministrazione comunale potrebbe imporre un blocco del traffico, dato che la principale fonte di inquinamento proviene dal combustibile delle auto (non è stato scientificamente dimostrato ndr) e invece no, come se ignorare un problema equivalesse a risolverlo. D’altro canto la responsabilità è anche di noi cittadini, poco attenti a ciò che ci circonda, indifferenti di fronte a una questione che dovrebbe allarmare.


 Nel frattempo, fra un falò e l’altro,  nella festa generale, si consuma il biocidio quotidiano".

Francesco Caccavale