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L'EDITORIALE di oggi: La valutazione dei Servizi Pubblici

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Il commento di oggi è affidato alla penna del conterraneo Sabato Limonciello

Il 14 luglio 2017 il Sindaco di San Vitaliano emetteva un avviso pubblico per la nomina dell’Organismo Indipendente di Valutazione, nella figura di un esperto che, con incarico triennale, valutasse le performance dell’Amministrazione. Ma anche i Comuni limitrofi, Cimitile ad esempio, si son dotati di strumenti analoghi, (il Regolamento di valutazione delle performance, Sistemi di valutazione delle posizioni organizzative, etc.) oltre ad aver reso pubblici i premi massimi erogabili ai dirigenti, passati, qualche anno fa, da €22.000 a €11.000 all’anno.

E’ un ambito, quello dei Servizi erogati ai cittadini, in cui si esplicita l’attenzione ed il rispetto delle Amministrazioni verso di loro. Nel passato, il Nucleo di Valutazione del nostro Comune ha quasi sempre “misurato” al massimo le prestazioni di funzionari ed impiegati ma, che io sappia, non sono mai stati resi pubblici i parametri secondo cui questa valutazione era stata fatta. Né, come cittadini, possiamo dire di aver vissuto in un Eden.

Sarebbe il caso, per la dovuta trasparenza, che fosse innanzitutto divulgata una Carta dei Servizi, che rendesse chiari ed evidenti i tempi di erogazione delle prestazioni, dimodoché ognuno possa crearsi un’aspettativa in base a parametri oggettivi e non, invece, in base a tempistiche variabili, determinate dall’impiegato o dall’Ufficio che ha in carico il provvedimento.

E poi, quando quel servizio passa da un Ufficio all’altro, spesso si deve iniziare da capo, perché ci sono modalità diverse di lavoro, sensibilità differenti nell’approccio al pubblico, conoscenza e pratica ovviamente inferiori rispetto ai precedenti.

Su quest’ultimo aspetto un supporto considerevole potrebbe darlo il Sistema Informativo, in quanto: incamera la conoscenza, standardizza le procedure, velocizza i processi. Rende così più snella la burocrazia, facilitando la vita ai dipendenti ed ai cittadini. Ma su questo, non solo San Vitaliano, ma l’intera Pubblica Amministrazione italiana è ancora molto indietro.

Ecco, uno dei parametri che dovrebbe essere considerato per la valutazione dei servizi erogati al pubblico, è la soddisfazione dell’utente. Nella cui considerazione entrerebbero, ovviamente, anche i pregiudizi personali. Ma se un impiegato risultasse inviso alla maggioranza dei cittadini che gli si sono rivolti… beh, ci sarebbe seriamente da prendere in considerazione un cambio di incarico o un supplemento di formazione sul rapporto con l’utenza.   

In definitiva credo che ci sia ancora molto cammino da fare verso una Pubblica Amministrazione che metta al centro il Cittadino e che lo faccia sentire “a casa sua” e seguito, non sballottato a destra e manca, quando ha una pratica da espletare: il classico e frequente “compili questo modulo e torni domani”, che molti addetti rivolgono al Pubblico è la più palese mancanza di rispetto e di considerazione verso l’utenza. Ognuno ha i propri impegni e quando si ha la percezione che dall’altro lato dello sportello c’è qualcuno che considera “da perdere” il tempo che si sta impiegando per districarsi in dedali infernali creati, consapevolmente o meno, da  burocrati che in tal modo vogliono affermare il loro potere, è irritante.

E si rimane, oltretutto, frustrati quando poi si apprende che le strutture alle quali ci si è rivolti, magari ricevendo una risposta in ritardo o non ricevendone alcuna, sono state addirittura premiate, per giunta con criteri di valutazione ignoti. 

Il Comune, quindi, farebbe la metà del proprio dovere se informasse la cittadinanza sulla permanenza di criteri di valutazione delle prestazioni dei servizi pubblici e su quali livelli di efficienza da assicurare all’utenza essi sono stati tarati.