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L'EDITORIALE di oggi. Accendi un stella: Giovanni Romano, una luce alla speranza

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Sabato e domenica scorsa, l'associazione Elpis, come di consueto ha promosso la vendita delle stelle di Natale, per favorire la raccolta fondi per la ricerca sulla leucemia.

Elpis è una creatura di Giovanni Romano, un uomo, un amico, che ha dedicato la sua esistenza alla lotta contro questa malattia, per donare ad altri una speranza che lui non aveva mai perso, nonostante le mille traversie che si era trovato ad affrontare.

Ho conosciuto tardi Giovanni, quando, entrambi di origini contadine, ma oramai avviati in un percorso professionale, insieme ad altri giovani, ci eravamo avvicinati alla sinistra locale, allora costituita dal PCI, condividendo battaglie comuni per il nostro Paese ed alternandoci in ruoli amministrativi di governo od opposizione.

Ma fu, quella, un'occasione che fece cementare un'amicizia durata per sempre, attraverso la quale ho avuto modo di toccare con mano la grandezza della solidarietà umana, laica, che tanto rende significativa e gloriosa la vita di chi la offre.

Giovanni era una figura che, in tale ambito, si stagliava imponente, nella nostra zona, ma anche al di fuori di essa, già quando faceva parte della più nota AIL e per tale associazione organizzava banchetti di raccolta, presidiati da giovani entusiasti di farne parte e di collaborare con lui.

Poi, come capita talvolta, per dinamiche territoriali, che nulla tolgono allo spirito umano e solidale di questa benemerita associazione, e per l'assoluto spirito libero che caratterizzava Giovanni, lui ne uscì e fondò, appunto ELPIS.

Ho avuto il privilegio di partecipare al pranzo associativo che annualmente organizzava e di poter constatare l'affetto e la stima che gli rivolgevano i partecipanti. All'ultimo di questi ebbi come commensale l'artigiano che produceva il cioccolato per le uova che ELPIS offre a Pasqua. Perché Giovanni non andava a comprare dove capitava: ricercava non solo il migliore, ma quello più affine eticamente, l'artigiano radicato sul territorio, con le sue tradizioni, la sua cultura, la sua generosità.

Giovanni Romano è stato e rimane una luce, una stella. Il ricordo del suo sorriso, costante sulle sue labbra, riesce sempre a rasserenarmi