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Incendio, la seconda relazione ARPAC

Incendio, la seconda relazione ARPAC

Alla luce dell’istallazione delle due centraline mobili a San Vitaliano ed in località Faibano di Marigliano, l'agenzia regionale per la protezione ambientale diffonde la sua seconda relazione in cui sottolinea: "Nel complesso le concentrazioni si attestano su livelli usualmente misurati".

Ecco i nuovi dati :

limitato incremento delle concentrazioni di NO2 – comunque ampiamente al di sotto dei valori soglia fissati dalla normativa - nelle ultime ore del giorno 2 luglio e nelle prime ore del giorno 3, in coerenza agli usuali scenari di evoluzione di questo tipo di inquinante.

L’andamento delle concentrazioni di ozono risulta coerente con l’evoluzione giornaliera e stagionale per questo tipo di inquinante, con una lieve flessione dei valori rispetto al giorno precedente anche a causa della minore insolazione dovuta alla velata copertura nuvolosa osservata.

Con riferimento al benzene le concentrazioni osservate confermano andamento pressoché stabile durante le 24 ore del giorno 2 luglio, con l’eccezione di alcuni picchi orari per S. Vitaliano, probabilmente dovuti a fenomeni di diffusione dell’inquinante dal sito dell’incendio verso la zona in cui è installata la centralina.

Per il monossido di carbonio si confermano valori tipicamente registrati e ampiamente al di sotto delle soglie normative vigenti.

Con riferimento alle polverisottili, non sono stati registrati superamenti del valore limite giornaliero nell’area per il giorno 2 luglio. Le concentrazioni medie giornaliere di PM10 (vedi tabella 1) sono maggiori nelle centraline di S.Vitaliano e Pomigliano, mentre quelle di PM2,5 sono coerenti con i livelli usualmente osservati in questo periodo dell’anno ad eccezione della stazione di Tufino, per la quale non si esclude un parziale impatto del trasporto di materiale combusto aerodisperso.

Conclusioni

I dati acquisiti dalle centraline di qualità dell’aria e dal laboratorio mobile installato a San Vitaliano, aggiornati al primo pomeriggio del 3 luglio, mostrano l’assenza di concentrazioni anomale nell’area in esame. Si rileva un limitato incremento delle concentrazioni - seppur tutte ampiamente entro i limiti fissati dalla normativa - nelle ore notturne dovuto a fenomeni di ristagno atmosferico