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Coronavirus: generalità, fake news e privacy

Coronavirus: generalità, fake news e privacy

Un utile approfondimento a cura del conterraneo Matteo Perrone che ringraziamo

Cosa sono i coronavirus?

I coronavirus sono una grande famiglia di virus e possono causare diverse infezioni, dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Cos’è un nuovo coronavirus e cos’è il nuovo coronavirus SARS-CoV-2?

Per nuovo coronavirus si intende un nuovo ceppo di coronavirus che non è mai stato identificato prima nell’uomo, il cui nome scientifico è SARS-CoV-2, è un virus che fa parte della grande famiglia dei coronavirus. Nell’uomo è in grado di causare la malattia chiamata COVID-19. 

Quali sono i sintomi dell’infezione da coronavirus nell’uomo?

I sintomi dipendono dal virus, ma i più comuni che colpiscono l’uomo includono problemi respiratori e febbre. Nei casi più gravi, l’infezione può portare a polmonite, alla SARS, ad insufficienza renale e persino alla morte.

Il lavaggio delle mani serve veramente per prevenire l’infezione da coronavirus?

Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infezione. Bisogna lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per ameno 20 secondi (meglio 40-60). Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol. Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi bisogna evitare di toccarli con le mani non lavate.

Il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 colpisce solo le persone anziane o anche i più giovani?

Le persone anziane e quelle con condizioni mediche preesistenti sembrano essere soggette a manifestazioni cliniche più gravi a seguito di infezione da nuovo coronavirus SARS-CoV-2. Tuttavia, possono essere infettate dal virus persone di tutte le età.

Come distinguere la tosse da “infreddatura” da quella da nuovo coronavirus SARS-CoV-2?

Il rischio di sviluppare questa infezione è quello di essere venuto a contatto con il virus che circola ormai in più di 150 paesi in tutto il mondo, incluso l'Italia. Proprio nel nostro paese attualmente, stanno circolando altri virus, in particolare il virus influenzale. Qualora dovessero comparire febbre e disturbi respiratori, in assenza delle condizioni di rischio suddette, è opportuno rivolgersi al proprio medico curante, possibilmente non recandosi in Pronto Soccorso. Se si pensa di essere stati contagiati dal virus SARS-CoV-2, si raccomanda di contattare il numero verde 1500, attivo 24 ore su 24, istituito dal ministero della Salute per rispondere alle domande sul nuovo coronavirus SARS-CoV-2 e fornire indicazioni sui comportamenti da seguire o, in alternativa, il 112 (o il 118 a secondo della regione) o i numeri verdi regionali dedicati al coronavirus, ove presenti.

Le persone asintomatiche possono trasmettere l’infezione da nuovo coronavirus SARS-CoV-2?

La principale via di trasmissione del virus, secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), in base ai dati attuali disponibili, avviene attraverso il contatto stretto con persone sintomatiche. È ritenuto possibile, sebbene in casi rari, che persone nelle fasi prodromiche della malattia, e quindi con sintomi assenti o molto lievi, possano trasmettere il virus.

 

(Fonte epicentro.iss.it)

 

Privacy 

La privacy ai tempi del Coronavirus serve a evitare che le persone affette dalla patologia non siano trattate come untori, cioè come appestati da tenere a distanza e da “ghettizzare” per il bene della comunità. È in quest’ottica che dobbiamo comprendere se è legale divulgare i nomi dei contagiati dal Coronavirus.

In linea di massima, possiamo dire che è illegale divulgare i nomi dei contagiati, ciò perché se è vero che è interesse della collettività avere notizie sull’epidemia da Covid-19, è anche vero che è l’autorità sanitaria che deve occuparsi di adottare i provvedimenti adeguati per isolare e mettere in quarantena le persone contagiate al fine di proteggere l’intero territorio.

Dunque, il giornalista non può sostituirsi alle competenti autorità mediche nel segnalare i nuovi casi di persone contagiate da Coronavirus. 

Ciò che potrà fare il giornalista, invece, è riportare i dati statistici, cioè il numero di individui contagiati, nonché la loro residenza ed eventualmente, l’attività lavorativa svolta, omettendo però i riferimenti anagrafici e ovviamente le immagini che possano identificare i soggetti.

Quando si possono divulgare i nomi dei contagiati?

Sarà possibile divulgare i nomi dei contagiati dal Coronavirus, allorquando la notizia assuma un’importanza decisiva ai fini della cronaca: è il caso, ad esempio, del famoso “Paziente 1”, cioè del primo contagiato da Covid-19 in Italia, di cui i giornali hanno riportato nome, residenza, attività lavorativa ed età.

Ugualmente, è possibile divulgare i nomi delle persone decedute a causa del Coronavirus: anche in questo caso, si deve ritenere che il diritto di cronaca prevalga su quello alla riservatezza.

Come riportato in precedenza è legale divulgare la residenza delle persone contagiate da Covid-19, in quanto è diritto della popolazione sapere a che punto è l’epidemia e quali zone ha colpito.

Infine, è legale divulgare il nome di un contagiato da Coronavirus nel caso in cui quest’ultimo non abbia rispettato gli obblighi di isolamento e quarantena e sia indagato per questo dall’autorità giudiziaria: in tal caso, infatti, trattandosi di cronaca giudiziaria, la pubblicazione del nominativo sarebbe giustificata.

 

(Fonte: laleggepertutti.it)

 

La priorità per tutti in questo difficile momento che la nostra Nazione sta attraversando è quella di rispettare le stringenti ma necessarie norme, imposte dal governo e di rimanere ognuno nella propria abitazione per evitare la diffusione del contagio, salvo uscite di prima necessità. Bisogna essere consapevoli e responsabili dei rischi che si corrono se tali regole non vengono rispettate. Inoltre è bene essere informati prima di esprimere la propria opinione su questi argomenti delicati o peggio di muovere accuse contro qualunque individuo, giornalista o cittadino che sia, sulla base di odio immotivato e ignoranza. Ma questo dovrebbe essere alla base della corretta comunicazione e dell'educazione. Questo è un periodo difficile, lo ha sottolineato anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, essi stesso ha incoraggiato e rincuorato il popolo italiano invitandolo a cambiare le soggettive ma relativamente uguali abitudini giornaliere, invitando inoltre i cittadini a rimanere compatti. Insieme ce la faremo. 

Forza Italia.

Matteo Perrone