A san Vitaliano comandano i Cava-Sangermano, longa manus dei Fabbrocino e i Mariglianesi, il braccio locale dei Mazzarella.
A dirlo è l'ultima relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia che ha dipinto l'evoluzione della "mano nera" anche della nostra area.
" Nell’area vesuviana non si registrano significativi mutamenti della geografia criminale. Permane la leadership della famiglia FABBROCINO di San Gennaro Vesuviano" ... “noto per la capacità di travalicare i confini del proprio territorio, ritenuto tra i cartelli più pericolosi per la propria abilità organizzativa e imprenditoriale, agendo abitualmente senza alcun clamore”. Il sodalizio in parola è collegato alla cosca CAVA, originaria di Quindici (AV), operativa nei comuni di San Vitaliano, Scisciano, Cicciano, Roccarainola, tramite la famiglia SANGERMANO" ... .
" A Marigliano opera il clan dei cd. “Mariglianesi”, con ramificazioni a San Vitaliano, Mariglianella, Castello di Cisterna, Brusciano, Somma Vesuviana. Il sodalizio è composto da pregiudicati provenienti dalle fila del clan MAZZARELLA e da pregiudicati locali (i cd. Paesani), la cui convivenza non è sempre pacifica, per le ambizioni di supremazia dell’uno o dell’altro gruppo". ....
"Numerose operazioni hanno riguardato, poi, traffici di stupefacenti riconducibili ad organizzazioni locali, risultate in contatto con sodalizi di altre zone. Una di queste, condotta dai Carabinieri, si è conclusa ad ottobre, con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 73 persone (operazione “White stone” ), indagate per traffico internazionale di stupefacenti ed altri gravi reati. Le acquisizioni investigative hanno consentito di individuare cinque distinte organizzazioni criminali, collegate per il rifornimento degli stupefacenti (in particolare, cocaina e crack). I gruppi operavano in numerosi Comuni dell’Agro vesuviano e nolano ( tra cui San Vitaliano ndr), nei quartieri napoletani di Scampia, Miano e Secondigliano, nel casertano e in provincia di Avellino, ad Avella.
Una di queste associazioni, con base a Marigliano, è risultata in contatto con esponenti dei gruppi VOLLARO di Portici ed ASCIONE di Ercolano.
Nello stesso mese, un’analoga attività ha rivelato l’operatività, a Brusciano, di un’organizzazione diretta da un pregiudicato, definito da diversi collaboratori di giustizia come “uno dei maggiori trafficanti campani, “formatosi” tra le fila dello storico clan napoletano STOLDER, in grado “di approvvigionare da solo il “Parco Verde” di Caivano, oltre ad altre piazze minori dei comuni di Brusciano, Castello di Cisterna e Somma Vesuviana”. Costui faceva arrivare partite di droga fatte transitare prima per la Spagna, l’Olanda e la Germania".