Questa mattina è stato ripulito lo sfratto ( di cui vi abbiamo notiziato qualche giorno fa) che qualche nostro conterraneo ha pensato bene, non trovando altre soluzioni evidentemente ( o forse è l'unica che gli è venuta in mente...), di riversare tutto in strada.
Mobilio, sedie, tavoli e credenze: tutto in pubblica piazza . Come a condividere con tutta la cittadinanza le emozioni negative di quella separazione.
Ovviamente ha scelto un angolino di un parcheggio centrale, quello che insiste su via Green e che guarda malinconicamente l'altro "sgarrupo", la la struttura ginnica non finita posta di fronte.
Dicevamo, nella fase dello scarico, i lor signori hanno potuto godere della tranquillità del parcheggio e comodamente hanno appoggiato il loro passato a terra. Lo hanno salutato con un inchino e, lento pede, si sono allontanati.
Orbene, oggi noi tutti abbiamo pagato per quello smaltimento. Ognuno di noi ha dato involontariamente la sua monetina per liquidare l'attività straordinaria.
Ma, ci volete dire che in una zona densamente popolata ( non certo dietro l'isola ecologica o via Ponte delle Tavole) nessuno ha visto lo "scasacasa"? Ci volete dire che nessuno ha visto e nessuno ha detto " we, ma che facite ?".
Se è così, cari conterranei, cari ambientalisti, cari amministratori, cari vigili, possiamo installare decine e decine di telecamere in stile Grande Fratello, ma questi rimaniamo. Osservatori svogliati privi di fiammella. E questo meritiamo.
