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25 Aprile: il concepimento della nostra Repubblica

25 Aprile: il concepimento della nostra Repubblica

Il 25 Aprile ci siamo liberati della dittatura nazi-fascista, dopo la quale la nostra Patria ha riconquistato la sua liberà.

Ieri si è svolta nella vicina Marigliano una manifestazione di celebrazione dell’anniversario del 25 Aprile. Ha concluso la manifestazione Antonio Bassolino, già Sindaco di Napoli e Presidente della Regione Campania.

Bassolino ha definito il 25 Aprile “la data di nascita della nostra Repubblica”. In realtà io penso che più correttamente si debba parlare di “concepimento”: la nostra Repubblica, di fatto, è nata il 2 giugno (nella qual data essa, appunto, si celebra). Il 25 Aprile ci siamo liberati della dittatura nazi-fascista, dopo la quale la nostra Patria ha riconquistato la sua libertà.

Bassolino ha anche ricordato un episodio che lo ha riguardato, giovane 21-enne segretario di una sezione del PCI di Napoli. Dopo i fatti di Praga, ove i carri armati sovietici ne avevano interrotto la Primavera, ci fu da parte della base comunista un forte sdegno contro l’URSS. Anche la sezione di cui Bassolino era segretario li aveva condannati, con un durissimo comunicato.

Ed in un convegno pubblico in cui era presente Longo, allora Segretario Generale del PCI, Bassolino disse, nel suo intervento, che quello era il minimo (non il massimo, come qualche dirigente aveva detto) che avessero potuto fare, vista la gravità dei fatti.

Al termine del convegno, Bassolino fu chiamato al tavolo della Presidenza ed invitato a Roma, a Botteghe Oscure, a discutere con il Segretario Generale.

L’incontro, che avvenne giorni dopo, durò 4 ore. A parlare di politica internazionale tra il Segretario Generale del Partito ed un giovane ventunenne.

Una situazione inimmaginabile ai tempi nostri.