E' piovuto. A dirotto. Con forza e veemenza.
Stanotte ci siamo ritrovati sul gruppo facebook legato a questa redazione ( San Vitaliano: segnalazione e news) per la conta dei danni legati alla tempesta.
Acqua che ha dato un pò di respiro dopo giorni, settimane di siccità.
Tutto ciò è accaduto nel giorno in cui la Comunità di San Vitaliano in provincia di Napoli si è avviata alla preperazione dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono.
Ovvero, nel giorno in cui la Comunità legata al Parroco Don Francesco Stanzione si è data appuntamento per la solenne e tradizionale discesa ed intronizzazione del Santo Patrono (che ha dato il nome al paese) e per la successiva novena in vista della festa di San Vitaliano del 16 Luglio.
Solo un caso? Forse no... Chiamatelo come volete ma la "tradizione" si ripete..
Infatti, leggenda mista a storia vuole che la Comunità di San Vitaliano sia legata all'acqua.
Il venticinquesimo Vescovo di Capua, secondo la tradizione orale sanvitalianese, era in cammino per il volontario ritiro verso il Monte Partenio (Monte Vergine) meta finale di venerazione della Madonna. L’anziano migrante si fermò nel Casale di Palmola stremato dalla fatica ma giusto in tempo per “salvare” i nostri antenati da una gravissima siccità e dalla carestia. La leggenda ci tramanda che dopo essere stato accolto e curato dagli umili contadini, che non ne conoscevano l’identità, il vescovo Vitaliano (o Vitagliano) per intima gratitudine fece piovere tanto copiosamente da mitigare l’atroce arsura. Non volle fermarsi per più lungo tempo nel paese che ne avrebbe preso poi il nome e proseguì il suo viatico. Vitaliano morì eremita sul Monte Partenio nel 699 d.C., secoli prima delle Crociate cristiane in Terrasanta nella Palestina.
( Questo ultimo passo è tratto dal Sito istituzionale del Comune di San Vitaliano. Foto della Concittadina Rossana Lettieri)
