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Il Lupo di Vitaliano

Il Lupo di Vitaliano

San Vitaliano nacque a Capua antica, verso la seconda metà del VII secolo.

Eletto vescovo di quella città per le sue eccelse virtù fù ben presto preso di mira da uomini perversi che lo calunniarono e lo perseguitarono.

Messo in un sacco di cuoio fù gettato in mare ma il Signore lo salvò. Per questo delitto Dio punì la città di Capua con siccità e mortalità.

I capuani, pentiti, implorarono il perdono del Santo che non mancò nel donar il suo perdono, iniziando a pregare per loro. Subito una pioggia consolatrice irrorò la città, portando via ogni malanno.

Vitaliano, dopo questa grande prova, si mosse da Capua e, passando per l'attuale Sala, si fermò a Casola per costruirvi un eremo.

Secondo la leggenda, durante i lavori, ci fù un grande aiuto da parte di un lupo. Un lupo ammansito che aiutava il Santo, trasportando le pietre ed il tufo. Una belva che affida l'amore, la fedeltà e la sua forza ad un Santo.

Vitaliano visse in quell'eremo a Casola per dieci anni, in penitenza e in santità. La sua cella divenne presto centro di preghiera e meta di tanti pellegrini che vi accorrevano da ogni parte della Campania, per chiedere grazie e consigli dal Santo eremita.

Successivamente si ritirò a Montevergine, dove edificò una chiesa in onore della Madonna con accanto una celletta per il suo giaciglio dove vi mori il 16 luglio 699.      

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