Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione utente di terze parti. Per accettare la profilazione della navigazione e migliorare la tua esperienza utente leggi l'informativa.


Cookie policy   Accetta i cookies
728 x 90

San Vitaliano, sarebbe utile una casa dell’acqua?

San Vitaliano, sarebbe utile una casa dell’acqua?

Razionalizzazione dell’uso dell’acqua, riduzione della produzione di rifiuti, in particolar modo per quanto attiene alla componente del multileggero , riduzioni delle emissioni legate al trasporto dell’acqua imbottigliata. Le case dell’acqua, inoltre, possano avere un impatto importante in termini di sensibilizzazione della cittadinanza verso quel modus operandi che fa della sostenibiltà una priorità.

" E San Vitaliano potrebbe avere la sua casetta dell’acqua, visto che tutti i Comuni limitrofi ce l’hanno?"

Questo il succo della domanda che si è posta e che ha condiviso nel gruppo facebook "San Vitaliano: segnalazioni, discussioni e news" una nostra concittadina qualche giorno fa. 

A chi scive, invece,verrebbe da pensare : "ma avremmo saputo manutenerla? Ne avremmo fatto buon uso?" Ma forse non dovrei pormi questa problematica a monte...

Ad ogni modo parecchi Comuni dell’area da tempo, si sono attrezzati per uno scatto culturale, l’utilizzo di strutture fisse denominate “ Casa dell’acqua” che, posizionate in alcuni punti strategici dell'area comunale, erogano acqua naturale e gasata refrigerata a prezzi vantaggiosi. 

Si parla di scatto culturale e non solo di economicità del servizio perché l’obiettivo principale è quello di promuovere interventi materiali in tema di prevenzione e riduzione dei rifiuti, complementari alle attività di incentivazione della raccolta differenziata, e di invogliare la cittadinanza a consumare acqua pubblica con la successiva riduzione della produzione di rifiuti in Pet derivanti dal packaging delle acque imbottigliate. Obiettivo non secondario, ovviamente, è il notevole risparmio sui rifiuti plastici da smaltire, mentre per i cittadini la riduzione dei costi per l’acquisto di acqua imbottigliata. La realizzazione delle “Case dell’acqua” garantisce, pertanto, anche un vantaggio ambientale enorme, che va ad aggiungersi al risparmio economico delle famiglie, sia sul fronte della tassa sui rifiuti, ma anche sul consumo dell’acqua imbottigliata che si aggira su una spesa media annua di circa 350 € per una famiglia di quattro persone.

E a San Vitaliano? Il Comune, attualmente, ne è sprovvisto. E chi scrive non è a conoscenza della questione locale relativa alla vecchia progettualità provinciale sulla Casa dell’Acqua. Non siamo a conoscenza se, all’epoca, il Comune si è mosso, oppure se non avevamo i requisiti per accedervi. Se c'erano impedimenti burocratici o se, invece, è stata scelta politica. E magari qualche Amministratore, anche dell'epoca, ci potrà aggiornare… 

Si, perché le casette dell’acqua ( non sappiamo se nella loro totalità o solo una parte di esse) nel limitrofo sono frutto di un progetto sovracomunale il cui percorso burocratico parte da lontano. La Regione Campania, con D.G.R. del 29.12.2011 – Risorse per la riduzione della produzione dei rifiuti e l’incremento della raccolta differenziata, ha provveduto all’assegnazione di risorse finanziarie pari a € 3.046.100 in favore della Provincia di Napoli, affinché la stessa promuovesse, con apposito avviso pubblico diretto ai Comuni, interventi strategici materiali ed immateriali volti all’installazione di punti acqua sanificata e mineralizzata proveniente dalla rete acquedottistica comunale in coerenza con le previsioni del Piano Regionale dei Rifiuti Urbani. 

Da allora, il Comune avrebbe dovuto attivarsi per “recepire” il progetto e produrre la relativa documentazione in conformità a quanto previsto dal bando per l’erogazione ai comuni di contributi per il finanziamento di progetti per l’installazione di punti di acqua mineralizzata proveniente dalla rete acquedottistica.