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San Vitaliano,il Consiglio si pronunci aContrasto all’iniziativa di autonomia avanzata dalle Regioni

San Vitaliano,il Consiglio si pronunci aContrasto all’iniziativa di autonomia avanzata dalle Regioni

Ecco la richiesta dell'Associazione “Spazio Sociale Centopassi” e il circolo del Partito della Rifondazione Comunista di San Vitaliano

Sul tavolo del Sindaco e dei consiglieri è arrivata una richiesta, a firma dell’ Associazione “Spazio Sociale Centopassi” e il circolo del Partito della Rifondazione Comunista di San Vitaliano, per inserire nel prossimo ( non in occasione di quello odierno) Consiglio Comunale un punto all’ordine del giorno.

Contrasto all’iniziativa di autonomia avanzata dalle regioni: Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna. Questo il succo del documento, che riportiamo di seguito per intero, con cui si chiede l’impegno da parte degli amministratori locali a preservare l’Unità della Repubblica e l’eguaglianza dei cittadini.

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L’ Associazione “Spazio Sociale Centopassi” e il circolo del Partito della Rifondazione Comunista di San Vitaliano chiedono di inserire nel prossimo Consiglio Comunale di inserire il seguente ordine del giorno:

Premesso

-              Che la Costituzione italiana prevede la possibilità per le regioni di richiedere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia (art.116 della Costituzione, con riferimento all’art. 117 comma 2 - per alcune lettere - e comma 3),

-              Che il tutto deve avvenire con la cautela dovuta e un fondo di perequazione privo di vincolo di destinazione e a beneficio dei territori con minore capacità fiscale per abitante (art.119, comma 3),

-              Che la nostra Legge Fondamentale configura l’autonomia come una possibilità offerta alle Regioni, previa intesa con lo Stato e approvazione delle Camere a maggioranza assoluta, per trattare a livello locale ciò che ha dimensione locale così da eliminare le inefficienze e recuperare economicità nell’azione della pubblica amministrazione sempre nel rispetto del superiore interesse ed obiettivo teso al raggiungimento di una più forte unità del Paese ed eguaglianza dei cittadini(art.3 comma 2).

Tenuto conto

-              Che per quanto attiene ai costi di un trasferimento di materie dallo Stato alle Regioni comporta un incremento di sprechi e di inefficienze come sono emersi nel corso dei decenni in Lombardia, Veneto, Lazio, Campania attraverso i tanti scandali e i tanti Presidenti e consiglieri regionali indagati, inquisiti e condannati,

-              Che riservare ad alcune regioni una parte del gettito maturato nella regione, depauperando il fondo di perequazione nazionale, nato per ricucire e ridurre le differenze nell’erogazione dei servizi, è in contrasto con i dettami della Costituzione.

Visto

-              Che le bozze di intese denotano enormi criticità per i settori della scuola, della sanità e delle infrastrutture,

-              Che l’itinerario istituzionale è poco trasparente e costringe le Camere al ruolo di semplici notai di decisioni assunte altrove.

 

Considerato

-              Che il quadro descritto comporta conseguenze gravi e dannose per l’Italia in generale e per il territorio del meridione in particolare,

-              Che tutto ciò rappresenta una rottura dell’unità del paese tale da farlo precipitare in una situazione da ex Jugoslavia con la frammentazione territoriale e la prevalenza degli egoismi particolaristici,

Impegna

il Sindaco, la Giunta Comunale e l’intero Consiglio Comunale

-              Ad intraprendere ogni iniziativa per contrastare il procedimento avviato da Lombardia Veneto, Liguria Emilia Romagna perchè lesivo delle stesse disposizioni costituzionali (confronta G. Viesti e M.Villone) e che, invece, impongono il dovere di preservare l’Unità della Repubblica e l’eguaglianza dei cittadini,

-              A bloccare la malsana idea di eliminare la solidarietà tra i vari territori italiani poichè si sottintende una futura “secessione” delle regioni ricche,

-              Ad arrestare la logica egoistica, infantile del pensare il Nord come territorio efficiente e produttivo ed un Sud territorio inefficiente, incompetente, incapace ed inetto.