L'iniziativa è del Ristorante Pizzeria Per Bacco di San Vitaliano che, in cooperazione con la Caritas locale, donerà pizze ad alcune famiglie più colpite dalla crisi pandemica
Pizze per le famiglie più in difficoltà.
l bene è contagioso. Ed è bellissimo.
Qualche giorno fa, abbiamo segnalato su queste pagine la bella e nobile iniziativa promossa dai Commercianti del piccolo Comune di San Vitaliano ( in provincia di Napoli) che, riuniti sotto bandiera dell'associazione AICAST, hanno donato 800 kg di pasta e 250 kg di zucchero alla Caritas.
Siamo rimasti di stucco per quell’atto di liberalità avvenuto in un periodo nero per il commercio (locale e Nazionale), scosso dalle mortificazioni lavorative patite tra i vari Lockdown, zone rosse e mancanza di adeguati ristori.
Ed oggi abbiamo registrato ancora una nuova bella iniziativa, firmata Ristorante Pizzeria Per Bacco.
Il celebre locale sanvitalianese, specializzato in carne e pizza, ha deciso di donare delle “serate” a base di pizza ai meno fortunati della Comunità. A coloro che magari non possono permetterselo. A quelle famiglie che non riescono a trascorrere ore liete, ore diverse in un momento così negativo.
I proprietari Giovanni e Raffaele Di Palma, padre e figlio, si sono affidati alla Caritas locale che ha già individuato alcune famiglie sanvitalianesi che, nel corso delle prossime settimane, andranno a ritirare il prezioso dono.
“ Un piccolo gesto – afferma il giovane titolare Raffaele di Palma che vediamo in foto - per strappare un sorriso in un momento buio per la Comunità. Abbiamo deciso di donare delle ore liete ad alcune famiglie di questo Comune che, colpiti dalle difficoltà economiche anche dovute alle pandemia, non sono riuscite a ritagliarsi dei piccoli momenti di piacere.
Abbiamo deciso di mettere a disposizione il nostro forno, la nostra pasta ed il nostro tempo per la Caritas che è sempre più chiamata a sforzi enormi in questo tempo di pandemia.
Un ringraziamento da parte mia e da parte di mio padre a tutti coloro che, tra commercianti e privati, nonostante il momento difficile, si stanno attivando con iniziative di beneficenza a supporto delle Comunità che abitano".
Ora, qualcuno potrebbe eccepire: " Il bene si fa ma non si dice!". È vero, siamo anche noi convinti che gli atti di liberalità si fanno col cuore e non devono passare come " pubblicità".
Ma siamo altrettanto convinti che sapere che diversi concittadini ( privati o commercianti che siano) si spendono per gli altri possa mettere in moto un meccanismo virtuoso, dando il via ad una sorta di osmosi del bene.
E questo, è uno dei casi.
