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L'EDITORIALE di oggi: Di Maio e Salvini ? Promesse irrealizzabili!

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Il commento di oggi é affidato alla penna del nostro conterraneo Franco Ferrara

Nei prossimi giorni si avvicina la legge di bilancio e quindi l’ora della verità. La partita sui conti incide su tutte le questioni aperte dal governo, dal decreto sicurezza al reddito di cittadinanza, dalla flat tax alla legge Fornero. Ed ovviamente c’è un clima di tensione nella maggioranza che lambisce anche il Colle. Il ministro Tria è quello che dovrà far quadrare i conti e non sarà affatto facile. L’idea di portare il deficit al 2% non è più un tabù e tuttavia lo sforamento del 2% porta appena a 10/12 miliardi che sono insufficienti a far fronte agli annunci. Molto probabilmente Di Maio e Salvini proveranno a fare un poco di tutto rinunciando a quanto hanno affermato fin qui, “cancellare la legge Fornero, reddito per tutti e flat tax” da subito nel provvedimento di legge di bilancio. Il problema non è solo far tornare i conti, ma su alcuni provvedimenti c’è un rischio fondato di incostituzionalità. Infatti  Di Maio ha fatto sapere che il reddito di cittadinanza, contrariamente al disegno di legge presentato nella scorsa legislatura dal Movimento 5 Stelle, sarà solo per gli italiani e non per gli stranieri con cittadinanza italiana e  regolare permesso di soggiorno, facendo così felice il suo socio Salvini, ma creando una discriminazione chiaramente incostituzionale. Così come si presentano incostituzionali alcune voci del decreto sicurezza annunciato da Salvini. Un problema in più che si aggiunge a quello legato al possibile sforamento del tetto del 1,6% fissato da Bruxelles. In questo quadro si è aperto un ulteriore problema. Il portavoce del presidente del consiglio Rocco Casalino in un messaggio audio ad un giornalista annunciava la cacciata dei funzionari e tecnici del ministero del tesoro ( parlando di fatto al ministro Tria) qualora non avessero trovato i soldi necessari per coprire le misure che i 5 stelle hanno indicato nella legge di bilancio. Il governo del cambiamento sta mostrando la sua vera faccia, forte con i deboli (i comunitari non italiani) debole con i forti (condono fiscale) e rendendosi conto che sarà impossibile realizzare le loro promesse elettorali stanno già trovando i nuovi nemici nei tecnici del ministero del tesoro e calpestando la costituzione che i 5 stelli hanno “solennemente” difeso contro Renzi.