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L'EDITORIALE di oggi: Di Maio, chi di spada ferisce, di spada perisce

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Non ho mai apprezzato DI Maio, ho sempre creduto che uno deve meritarsi sul campo i traguardi  raggiunti, essere Ministro della Repubblica deve essere un onore ed un onere riservato a chi è stato particolarmente meritevole.

 Eh si! Dopotutto ci si aspetta che un qualsiasi Ministro sappia semplicemente espletare bene il suo mandato, che magari sia quanto di meglio presente nel Paese, almeno nel settore a lui affidato, che sappia essere un buon mediatore, che sappia esprimersi nella maniera istituzionalmente più corretta, ecc.

A pensarci, una volta, ai Ministri ci si rivolgeva con l’appellativo di “Eccellenza”, parola che da sola spiega bene quale debba essere la sostanza di chi viene investito di tale incarico. 

Beh per quanti sforzi faccia non riesco ad intravedere in nessuno dei Ministri a cinque stelle le doti necessarie per svolgere pienamente questo  ruolo. Anzi, a dire il vero vedo pochi onorevoli degni di stare dove stanno! Sarà un mio limite! Ma questo penso!

C’è un però!! In un momento così delicato a causa di questo braccio di ferro con l’Europa, non può essere che la maggior parte delle trasmissioni televisive debba occupare ¾ del programma a parlare dei lavoratori in nero nella ditta di Di Maio padre, o degli immobili a lui intestati.

Invece di cercare di spiegare bene agli italiani i dettagli della manovra economica che tanta tensione sta portando ai mercati, ci si arrovella sulle questioni private di una famiglia. Questioni che non c’entrano nulla ne con il Governo, ne con l’opinione pubblica, ne tantomeno col Ministro, in quanto fortunatamente in Italia può essere accusato di reato solo chi lo ha commesso, non i parenti.

Certo neanche i CinqueStelle sono immuni da colpe. I primi a far politica con la macchina del fango sono stati proprio loro, soprattutto contro Renzi e Boschi.

Tutto sommato vale l’assunto: “chi di spada ferisce, di spada perisce”.

Ma non è questa la politica che ci piace! Non è questa la politica che merita la nostra Nazione! E non è questo il modo con cui gli avversari politici debbano  annientare i loro antagonisti.

E’ auspicabile, ma non credo che avvenga, che si smetta di fare pagliacciate, e si segga tutti intorno ad un tavolo, giornalisti compresi, ognuno con le proprie colpe ed i propri meriti, cercando di lavorare seriamente e serenamente per il bene dell’Italia.

Smettetela di fare i bambini! Non è più tempo!!......NON E’ PIU’ TEMPO!!!!