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L'Editoriale di oggi: cani abbandonati in agosto, ci manca la cultura cinofila?

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Il commento a firma del concittadino Sabato Limonciello

La vicenda del cane che girava delle parti del bar Cellini ha reso protagonista questo piccolo animale, senza collare, dallo sguardo spaventato e richiama il triste fenomeno dell'abbandono di animali domestici, che si ripropone soprattutto in estate, nonostante gli appelli delle associazioni animaliste e le campagne informative.

Incivile ed avvilente è  il comportamento di chi abbandona il proprio animale per la "scomodità" di accudirlo durante le vacanze. Così il padrone, meschino, improvvisamente apre la portiera dell'auto e scarica il proprio cane o il proprio gatto, magari in un posto isolato e scappa senza guardare più indietro.

In Italia l'abbandono di animali è vietato ai sensi dell'art. 727 del codice penale che prevede l'arresto fino ad un anno o l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro; non solo, si può giungere all'accusa di omicidio colposo nel caso l'animale provochi incidenti stradali.

Diamoci da fare per applicare la legge:

sensibilizziamo tutti a che, se si vedono commettere queste pratiche riprovevoli e degradanti, si denunci e non si ignori come, purtroppo, spesso accade. Ma c'è, infine, un ulteriore aspetto: quello degli animali "abbandonati in casa": cani che latrano nei pomeriggi col solleone o nelle notti d'estate ed impediscono ai vicini di riposare, nell'incuranza o nell'assenza dei proprietari. Anche su questi aspetti, non marginali, si misura la civiltà di una comunità