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Inquinamento a San Vitaliano: 107 sforamenti da PM10 nel 2020: l' 85% è nei mesi più freddi

Inquinamento a San Vitaliano: 107 sforamenti da PM10 nel 2020: l

Ed ecco il quadro dell'anno 2020.

107.

107. Questo è dato relativo agli sforamenti da PM10 registrati dalla centralina ARPAC di San Vitaliano. 107 nonostante il "fermitutti" imposto per l'emergenza Covid.

107. Queste sono le giornate in questo 2020 in cui il limite di 50 microgrammo /m3 di Pm10 è stato superato fino ad oggin Vitaliano. La legge impone che questo limite non dovrebbe essere superato più di 35 gg. Lo abbiamo più che triplicato.

Le centraline locali dell' ARPAC sputano dati sempre più in linea con l’andamento negativo degli ultimi tempi: la nostra qualità dell'aria è pessima.

Ed il trend negativo è, purtroppo, sempre il medesimo da tempo ormai.

Un picco negativo ogni 3.4 giorni. Questa è media annua ma dovremmo andare più a fondo. 

Le concause sono tante: lo abbiamo anche capito nel corso dell'intervista al Dr Onorati dell'ARPAC che il nostro Nicola Riccio ha effettuato nel mese di dicembre 2020 ( la potete ancora trovare sulla pagina facebook della redazione).

Ma abbiamo voluto approfondire la questione.

Fatta una prima distinzione tra i 6 mesi più caldi ( dal 01 aprile al 30 settembre) ed i 6 mesi più freddi ( dal 01 gennaio al 31 marzo e dal 01 ottobre al 31 dicembre), possiamo notare come ci sia un'anomalia evidente.

Come da grafico: 

107 gli sforamenti totali; 

91 gli sforamenti nel periodo più freddo ( compreso il " Blocco" Covid di marzo!!)

16 gli sforamenti nel periodo più caldo;

E' evidente che nel periodo più freddo accada qualcosa.

Se al fattore umano ( ovviamente alludiamo ai riscaldamenti delle nostre case) non può attribuirsi il 100% degli sforamenti del periodo freddo, c'è da dire che magari ne rappresenta una grossa fetta.

C'è ugualmente da dire che i num. 16 sforamenti dei sei mesi più caldi rappresentano in ogni caso un numero importante visto che la legge impone che il limite giornalierno di 50 microgrammo /m3 di Pm10 non debba essere superato per più di 35 gg in un anno. 16 sforamenti per 2 semestralità = 32 sforamenti annuali. Siamo pelo pelo sotto soglia. 

Prospettive positive zero. Silenti , chi più chi meno, i Comuni dell’area. “ Non sono le centraline impazzite, sono i nostri amministratori e noi che siamo pazzi continuiamo a vivere o sopravvivere."

Questo è il commento rabbioso ed avvilito che ci diede l’esperto ambientalista Luigi Parrella.

"Il Problema polveri sottili? Non ci riguarda. Le polveri sottili non si vedono e non si sentono , ma fanno più morti degli indicenti stradali. Se l’Italia è tra i peggiori paesi europei per l’inquinamento atmosferico e in Italia la nostra zona è la peggiore, perseverare a non fare nulla , ignorando il piano regionale di risanamento  ( chiuso e dimenticato in qualche scrivania dal 2007 , è da criminali !"

L’esperto ambientalista attende ancora quanto richiesto nel corso di un’intervista rilasciata a questo giornale il 19 aprile del 2017: “Esigiamo risposte ad horas dei sindaci e dalla Regione, che dovranno, con apposite ordinanze urgenti in materia di igiene e sanità pubblica, emanare disposizioni volte al contenimento delle polveri sottili (PM10) nei territori comunali e avviare screening sulla popolazione per verificare le conseguenze sulla salute pubblica”.