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San Vitaliano, la Pro loco organizza i giochi di un tempo

San Vitaliano, la Pro loco organizza i giochi di un tempo

La Pro loco di San Vitaliano organizza i giochi di un tempo nei giorni 3,4,5 e 6 luglio.

Eccone un assaggio:

"Ci piacerebbe raccontare i tempi in cui bastavano oggetti semplici come un pallone, una ruota, dei gessetti  e tanta fantasia per dar vita a pomeriggi indimenticabili. Quando adulti e bambini scendevano nelle piazze e nei cortili per giocare, scambiare una chiacchiera e divertirsi.

È innegabile che ormai i ritmi della vita siano cambiati,che l’evoluzione tecnologica abbia mutato le nostre abitudini, ma fa piacere ricordare insieme a voi i giochi di un tempo!

CAMPANA

Con un gessetto si disegnava una sorta di scacchiera con due numeri e si tirava un sassolino. Ogni bambino doveva fare, su un piede solo, tanti salti quanti erano indicati nella casella disegnata per terra e su cui era finito il sasso. L'obiettivo era arrivare alla fine della campana e uscirne.

TIRO ALLA FUNE

il tiro alla fune consisteva nel dividere i bambini in due squadre, ciascuna delle quali teneva  un'estremità della fune stabilendo un centro virtuale fissato con un segno sul terreno. Ogni squadra doveva  tirare con forza dalla propria parte nel tentativo di far oltrepassare alla squadra avversaria il centro.

CORSA NEI SACCHI

I bambini si disponevano lungo la linea di partenza dopo aver infilato le gambe in un sacco, da mantenere con le mani. Al via si doveva percorrere il percorso a balzi, senza camminare o far cadere il sacco. Chi cadeva a terra poteva riprendere la gara dal punto in cui era caduto. Il gioco era vinto da chi arrivava primo al traguardo.

UN,DUE, TRE…STELLA

Per prima cosa si faceva la conta per scegliere tra i bambini chi “stava sottoâ€. Il bambino che “stava sotto†si appoggiava a un muro, tutti gli altri si disponevano lungo una linea di partenza distante dal muro. Dando le spalle agli altri, il bimbo che “stava sotto†contava ad alta voce “uno, due, tre, stella!†e quindi si voltava di scatto. Infatti, mentre il giocatore che “stava sotto†era girato, gli altri dovevano avvicinarsi a lui velocemente, ma bloccarsi e restare immobili appena finiva di contare e si voltava. Se il giocatore che “stava sotto†notava anche il minimo movimento di un altro giocatore quest’ultimo doveva tornare al punto di partenza. Vinceva il giocatore che riusciva ad arrivare per primo al muro gridando “Stellone!â€."

FRANCESCA NAPOLITANO