Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione utente di terze parti. Per accettare la profilazione della navigazione e migliorare la tua esperienza utente leggi l'informativa.


Cookie policy   Accetta i cookies
728 x 90

L'EDITORIALE di oggi: Non riuscivo a credere ai miei occhi ed alle mie orecchie!

L

Il commento di oggi é affidato alla penna del nostro conterraneo Stefano Masi

Siamo nel 2018, nell’epoca  in cui si diventa famosi con qualche foto su Istagram o twitter..siamo nell’epoca dei blogger, degli youtuber, degli influencer….Epoca in cui qualcuno(pochi) fa soldi senza nemmeno uscire di casa, senza alzarsi per andare a lavorare! Se un eventuale visitatore di un altro pianeta dovesse giudicare la nostra società solo da questo, beh, direbbe: ”ma in che paradiso sono capitato!!!”. Come dargli torto?!

Eppure, spostandosi un po’ più in la, spegnendo lo smartphone o il nostro tablet, vivendo quindi nella vita reale, con le difficoltà di tutti i giorni, ci si accorge che tutto sommato, proprio tutto questo paradiso non esiste…anzi!!!

Le difficoltà dei comuni mortali in un Paese come l’Italia non si contano, ma quello che mi è capitato pochi giorni fa mi ha lasciato a dir poco allibito. Non so se vi è mai capitato di recarvi allo sportello Inps, nella fattispecie quello di Nola, per problematiche inerenti le “prestazioni  a sostegno del reddito”(a’disoccupazione, come si dice dalle nostre parti). Beh a me si, ci sono stato per alcuni iscritti al sindacato che a causa di questi indefinibili ed infiniti contratti a tempo determinato, si trovano periodicamente a dover chiedere questo tipo di prestazioni. Ho visto dell’incredibile!!! Gente in fila dalle 2(due) di notte per cercare di accedere agli uffici in tempi brevi, sportello aperto per tali prestazioni una sola volta a settimana, insufficiente per dare ai cittadini quei servizi di cui hanno bisogno, una organizzazione pessima che causa stress ed irritazione non solo agli utenti, ma anche ai dipendenti, anche loro vittime innocenti di un sistema che non funziona, soprattutto alle nostre latitudini dove queste erogazioni sono di vitale importanza per una moltitudine di persone.

Perché non aprire più giorni a settimana per queste problematiche? Perché non potenziare gli uffici? Perché non rendere più fruibili questi servizi? Queste sono alcune delle migliaia di domande che vorrei fare a Boeri! Ma gliene faccio una la cui risposta aiuterebbe a risolvere tutti i quesiti che ho: perché  Boeri, invece di far politica emettendo giudizi e dispensando pareri, non si limita a fare il lavoro per il quale è profumatamente pagato dai cittadini?